Sconosciuta ai
più, è la presenza di alcune incisioni rupestri e coppelle disseminate sulla
collina.
Agli inizi degli
anni ’80 Riccardo Baldi scopriva e iniziava a studiare alcuni strani “buchi” e
concavi tondeggianti in archeologia denominate “coppelle”, presenti su alcuni
massi sparsi tra i boschi della collina.
Tra le numerose
testimonianze, uno in particolare è da citare: poco sopra il convento di San
Grato c’è un masso “altare” con coppelle e vaschette. E’ un altare risalente
all’età del Bronzo (1800 a. C.) e le coppelle sono simili a quelle incise sul
RocceRé in Val Maira. La prima foto illustra la
parte più importante, la seconda è un grande frammento dello stesso
masso che si trova a 4-5 metri più in basso.
Sui sentieri che
percorrono i boschi, inoltre ci si può imbattere in alcuni massi con diverse
croci incise. Nella maggior parte dei casi si tratta di croci latine, ma si
trovano anche un paio di esempi di croci greche e croci a doppi bracci
paralleli (doppia T). Queste incisioni risalgono quasi sicuramente all’epoca
medievale.
A cura di
Riccardo Baldi.
Baldi R., Incisioni rupestri sulle colline di Verzuolo.
Verzuolo. 1983.
Baldi R., RocceRé – Messaggi dalla Preistoria.
Roccabruna (Cn). Ass. “Amici del RocceRé”.
3° edizione.
2015.